Acquaforte, bulino e puntasecca, su carta vergellata bianca. Sul verso schizzi a matita rossa e a penna e inchiostro, mm. 437 x 316 (BARTSCH XVII 2, MEYER 1885, p. 29; M. BURY, The Print in Italy 1550-1620, Londra, The British Museum Press, 2001, p. 54, n. 30). Il soggetto della stampa è derivato dal dipinto realizzato da Federico Barocci tra il 1584 e il 1585 per la cappella del Duca di Urbino a Loreto (EMILIANI 1985, I, p. 199). Il termine ante quem per la realizzazione della stampa invece è una copia di Ph. Tomassin datata 1588 (BRUWAERT 1876, p. 69, n. 11). Questo esemplare è tanto più notevole perchè reca sul verso alcuni schizzi a matita rossa e penna e inchiostro di mano del maestro urbinate (per cfr. M. FAIETTI, Antinomie e armonie nei disegni di Barocci, in Federico Barocci, catalogo della mostra (Siena 2009), a cura di A. Giannotti, Siena 2009, pp. 76-81; inoltre S. PROSPERI VALENTI RODINÒ, Studio e metodo: fortuna del disegno di Federigo Barocci, in Federico Barocci, cit. pp. 66-75). La lastra rimase di proprietà dell'artista fin oltre la sua morte (Studi e notizie, 1913, p. 82).
L'esemplare è originale e pregevole; tuttavia la stampa presenta difetti diffusi e una piccola mancanza in corrispondenza della piega trasversale verso il margine destro.