In-folio (mm 420x265). Carte [345] (su [358], mancano la prima carta bianca, 10 carte di testo e le ultime due carte bianche). Testo su una colonna, testo dell'Indice su due colonne. Carattere romano (R115) su 50 linee. Specchio di scrittura mm 284x161. Al recto della prima carta grande cornice miniata in oro, verde, rosso, bianco e blu, e ornata da bianchi girari; nella parte inferiore stemma palato di oro e di rosso entro serto di alloro sostenuto da quattro putti, agli angoli della bordura ritratti di uomini e uccelli, altri animali e volti compaiono inviluppati nei racemi. Al recto di carta [20] disegno preparatorio per un grande capolettera miniato e una seconda bordura a due montanti a bianchi girari, popolata da putti e uccelli di varie specie. Con 24 grandi iniziali miniate su 12 linee. Errori nella rilegatura dei fascicoli: il nostro esemplare, scompleto di 10 carte di testo, presenta errori nella fascicolazione: fra i capitoli XII (carta [179v]) e XIII (carta [190r]) del libro 18 sono stati legati i capitoli XI-XVIII del libro 24 e I-VIII del libro 25; alla fine del capitolo I del libro 23 (carta [240v]) prosegue il libro 25 con i capitoli IX-X. La nostra copia sembra pertanto scompleta delle carte corrispondenti ai capitoli dal II del libro 23 al X del libro 24. La prima carta con l'incipit è rimontata e presenta uno strappo ben restaurato nel margine inferiore, vi sono fioriture sparse ma lievissime e minimi strappetti marginali a poche carte, per il resto esemplare in buone condizioni. Legatura ottocentesca in piena pelle verde con titoli impressi in oro al dorso e duplice cornice di doppio filetto ai piatti. Tagli dorati. Manicule e qualche glossa di antica mano vergate in inchiostro bruno. Conservato all'interno un foglio di carta-modello per una terza bordura.
Terza edizione di questa raccolta dello scibile umano composta da Plinio, la prima e più famosa disamina della storia naturale, in cui trovano ampio spazio anche le arti e la letteratura, la cosmologia, la medicina, la zoologia, la botanica, la mineralogia... Per questa opera Jensen utilizzò per la prima volta i bellissimi caratteri romani da lui creati, il famoso antiqua, e l'edizione servì da modello per tutte le sue successive pubblicazioni: «If the editio princeps of this work, by I. de Spira [1469], be considered as the chef d'oeuvre of the press of that artist, so is the present production the chef d'oeuvre of the press of Jensen. As a Latin volume, printed in the XVth century, there is nothing which surpasses it. The type is yet more elegantly formed than I. de Spira's, and the spacing of the lines and register of the page are more skilfully exact» (Dibdin II, 318). Sia Dibdin che Brunet considerano completo l'esemplare composto da 355 carte, diversamente da BMC V, 172, che indica come completo l'esemplare composto da 358 carte, bianche incluse: «elle est fort belle. Comme la première elle se compose de 355 fl.» (Brunet IV, 714); Cfr. Goff P-788; Klebs 786.3; Hain-Copinger 13089; IGI 7880. Tutti gli interventi miniati del nostro esemplare sono moderni e riconducibili a Ezio Giandotti, disegnatore fiorentino vissuto fra il XIX e il XX secolo.