Manoscritto cartaceo (mm 245x180) a inchiostro seppia. Carte [6] legate tra loro da antico spago.
Copia nella quale alcuni spazi sono rimasti bianchi (i nomi dei beneficiari non ancora inseriti). Non firmata. Il testamento è costituito da 40 punti. Al n. 26 si legge: «Lascio e lego le ville e possessioni di San Martino dell’Isola d’Elba al mio nipote Napoleone figlio dell’Imperatore mio fratello e più il lavabo di Porcellana che servì alla Incoronazione e che gli ricordava una delle epoche più gloriose dell’Istoria di suo Padre […]». Al n. 27 «Lascio e lego la mia Villa Paolina di Lucca ammobiliata come è attualmente al Principe Borghese mio consorte […] poiché il principe Borghese si è sempre condotto verso l’Imperatore mio Fratello con la maggiore lealtà e fedeltà […]». In fine: «Dichiaro miei esecutori testamentari il Principe Borghese mio marito in Firenze ed il Cardinale Rivarola in Roma. Dichiaro pure miei eredi universali Luigi, Girolamo e Carolina mia sorella».