Album oblungo (mm 110x188) rilegato in tela grezza con un timbro a secco, il nome dell’artista e le date scritti sul piatto superiore, laccetto e involucro per la matita, sguardie in carta decorata liberty. Contenente 38 disegni su cartoncino rilegati, alcuni firmati e datati, eseguiti a matita, pastello, inchiostro ed acquarello. Una pagina contiene tre piccole prove xilografiche, probabilmente le prime eseguite dall’artista, sottotitolate da una dedica autografa a penna: “offro le mie prime prove all’amico, Domenico Baccarini”.
I soggetti di questo rarissimo taccuino sono vari, dalla ritrattistica al nudo, dai paesaggi agli ornati confermando la personalità originale e poliedrica di Baccarini che spazia, con il tocco poetico che la distingue, dal naturalismo al simbolismo, dal segno divisionista al calligrafismo liberty. Da notare una veduta di via G. Castellani a Faenza, il canale Fossatone, una spiaggia adriatica, studi di fiori e foglie e due progetti di copertine per il libro di versi Flores, un disegno delineato al contrario per l’opera Sensazioni dell’anima, disegni preparatori per xilografie e per il proprio ex libris, dal quale ricavò anche la xilografia Nudino alla balaustra. “Nei primi mesi del 1903 Domenico abbandona con grande amarezza definitivamente Firenze e ritorna a Faenza, dove lavorerà alacremente, intensificando il proprio impegno nella scultura, pittura ad olio, pastello incisione all’acquaforte e nella tecnica xilografica”. S. Dirani, Domenico Baccarini. I taccuini 1902-1903, Faenza 2007, p. 16. Il taccuino è ivi pubblicato e descritto integralmente ai nn. 18, 24, 30, 31, 32, 33, 34, 35, 36, 37, 39, 40, 41, 42, 43, 45, 47, 48, 49, 50, 51, 52, 53, 54, 55, 64, 68, 69, 73, 74, 75, 76, 77, 78, 79, 80, 81, 97. La copertina è riprodotta a p. 15.