Acquaforte in inchiostro sanguigna. mm 96x217. Foglio: mm 130x248. BELLINI (1972), n. 19; CALVESI-COEN (1983), p. 274, n. 392; BELLINI (2004), n. 25, fig. 102. Firmata a matita in basso a destra. Stato unico. Autentica rarità calcografica di cui finora era noto un solo esemplare ritenuto l’unico esistente (stampato probabilmente in nero) conservato presso gli eredi e divenuto successivamente irrintracciabile. “Lastra e tirature: non si conosce l’ubicazione attuale della lastra, ammesso che non sia andata perduta. È possibile, come già era stato in precedenza suggerito (Bellini, 1972, p. 55) che da questa lastra Boccioni abbia tirato un unico esemplare, quello un tempo conservato a Verona, nella Coll. Callegari-Boccioni, che di fatto risulta l’unico attualmente noto, sia pure attraverso un’immagine fotografica. Ricerche ulteriori condotte nella raccolta Dal Pian, erede dei Callegari-Boccioni, non hanno portato al reperimento dell’opera”. P. Bellini, Umberto Boccioni, Catalogo ragionato delle incisioni, degli ex libris, dei manifesti e delle illustrazioni, Milano 2004, p. 86.
Bella prova fortemente impressa e inchiostrata in sanguigna con uniforme effetto di velatura. Pieghe e ondulazioni dovute alla pressione della lastra. Lievi tracce di sporco ai margini.