Manoscritti a inchiostro nero. 5 buste conservate. Molte lettere di varie pagine. Dimensioni varie. SI AGGIUNGONO: Id., 1 breve scritto compilato da Giacosa bambino ed inviato a “Caro nonno” e un breve componimento poetico dedicato al fratello Piero. Non datati. SI AGGIUNGE: 1 lettera di Carducci a Piero Giacosa. Datata 14 settembre 1895, Courmayeur. Manoscritto a inchiostro nero. Scritte 2 pagine. SI AGGIUNGONO: 2 telegrammi di Giacosa, 1 trascrizione di alcuni versi di Giacosa (da parte del fratello Piero), 1 locandina di spettacolo teatrale di Giacosa “Molte parole e pochi fatti” 1866 – Teatro Civico d’Ivrea, 1 biglietto d’invito inviato a Giacosa per l’inaugurazione di un monumento in Torino, 1 numero della Rivista Cronaca Bizantina (1 novembre 1883) con dedica autografa di Giacosa. Datati fine XIX secolo-inizio XX.
I DOCUMENTO: Lunghe e articolate missive. Si trattano affari di famiglia, vacanze, vini, telefoni, libri, argomenti politici (tra cui le dimissioni di Cairoli), dell’Accademia Albertina di Torino, della morte del Duca d’Aosta e del figlio di Fogazzaro (Mariano), dei Savoia, di ospedali, di Camillo Golgi e dei suoi problemi di salute. Non mancano notizie di carattere lavorativo: conferenze, retribuzioni, alcuni libri, nuovi lavori teatrali, Arrigo Boito, Antonio Fogazzaro, alcune considerazioni su attori e attrici americane, e anche della «guerra accanita mossami dal D’Ormeville il quale aspirava l’anno passato al posto che occupo presso la società degli autori». II DOCUMENTO: Il giovanissimo Giacosa, con grafia infantile, scrive al nonno: «Caro nonno, Essendo oggi il dì della tua festa, il tuo Pin sente il bisogno di dirti che ti ama con tutta la sua anima, e che vuol stare sempre bravo. Addio […]». III DOCUMENTO: Carducci scrive: «Troppo mi sono voluto indugiare […]. Un telegramma mi richiama […] a miei doveri […]».