Asta 16 / Manoscritti, Libri, Autografi, Stampe & Disegni

ven 12 DICEMBRE -  sab 13 DICEMBRE 2014
Raccolta di documenti relativi al celebre 'caso Gennaro Pallante'.  - Asta Manoscritti, Libri, Autografi, Stampe & Disegni - Libreria Antiquaria Gonnelli - Casa d'Aste - Gonnelli Casa d'Aste
Lotto 27

Massoneria nel Regno di Napoli - XVIII secolo

Regno di Napoli, Napoli

Raccolta di documenti relativi al celebre 'caso Gennaro Pallante'.

Datati settembre e ottobre 1776.

Manoscritti a inchiostro seppia di dimensioni varie. 3 fascicoli legati tra loro da antico spago. Sulle ultime carte si legge: «Capi della Ricusa in persona del Cons. D. Gennaro Pallante”, “Per la Ricusa del Cons. Pallante Fiscale nella Causa de’ Supporti de’ Liberi Muratori», «Ristretto della pruova che nasce da’ soli atti della Ricusa». 



La Massoneria, «importata» dagli ufficiali dei vari Reggimenti mercenari, nel XVIII secolo divenne «di moda» a Napoli. Originariamente non era in contrasto con la Casa Reale, ma in seguito la Muratoria, invasa da intellettuali, iniziò ad adottare le dottrine Giacobine, abbracciando la causa francese e diventando un pericolo per i Borboni. Questi furono i fatti relativi alle nostre carte: il Ministro Tanucci, preoccupato e spinto dal Re Carlo di Spagna, nel 1776 ordinò al Capo di Ruota Gennaro Pallante di sorprendere una riunione Massonica in flagranza. Il Pallante, non riuscendo a sorprendere una Loggia, preparò una messa in scena, arrestando Massoni regolari (Felice Piccinini, professore di matematica, ed il grecista calabrese Pasquale Baffi), ma anche non-Massoni. Il seguito fu una farsa giudiziaria incredibile. Gli imputati vennero difesi e la causa prese una piega sorprendente: l'accusatore Pallante cadde in disgrazia, fu incriminato di messa in scena, e nel 1777 i prigionieri furono liberati.

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