Asta 19 / Libri, manoscritti e autografi

gio 7 APRILE -  ven 8 APRILE 2016
 Illica Luigi : Raccolta di 14 lettere inviate a Giulio Ricordi.  - Asta Libri, manoscritti e autografi - Libreria Antiquaria Gonnelli - Casa d'Aste - Gonnelli Casa d'Aste
Lotto 802

Illica Luigi

Raccolta di 14 lettere inviate a Giulio Ricordi.

Non datate.

Manoscritti a inchiostro nero. Alcune missive su carta intestata, talune di 4 e 8 pagine. 1 testo è scritto su carta per telegramma. Conservate a che 2 buste. Dimensioni varie.



Lettere di argomento personale e lavorativo, molto articolate. Le missive sono ricche di notizie su musicisti e sulle loro opere: Franchetti - «nuovo Finale per Germania, nuovo atto a Colombo ecc.», la Perugina di Mascheroni, Umberto Giordano, i rapporti tesi tra Mascagni e Riccardo Sonzogno, il contratto di Mascagni e Sonzogno per Parisina, una "scappatella" amorosa di Mascagni scoperta dalla moglie Lina, la difficile situazione di Casa Sonzogno dopo la morte di Edoardo, la rivalità tra Sonzogno e Ricordi. Molte pagine sono dedicate a Puccini. Si parla della sorella del compositore, del progetto mai realizzato di Adolphe e dei difetti del libretto che doveva essere musicato da Puccini, ma soprattutto delle difficoltà di Illica a lavorare con il musicista e scrive a cuore aperto al suo editore: «Puccini mi ha scritto […] su N. D. Dice che il prologo ha del buono ma che è lungo. Pensa che potrebbe bastare l'episodio degli angeli!!! Io penso che quando si ragiona così è inutile torturarsi per avere delle idee. […]. E' lavoro più intellettuale quello del facchino che porta valigie […]. Quello che più mi fa dispiacere è che le osservazioni che fa Puccini rivelano […] mala fede, il partito preso […]. Il mio piano è semplice. Un lavoro scenico grandioso pel pubblico, sempre nelle corde di Puccini. Piuttosto Manon, specie 3° atto! Ogni scena che non abbia assolutamente alcun punto di contatto con altre scene di altri libretti, altre opere! Certo che vi saranno duetti ma quasi tutti che abbiano assolutamente del nuovo così da essere assolutamente originali […]». In altra lettera scrive: «Ieri ho visto Puccini!!!! […] Egli è tutto in tumulto a tener su la sua pucciniana semplicità con situazioni strane colate in cemento armato. Egli cerca la commozione del pubblico non nei misteri dell'anima o del cuore… ma negli attrezzi e guardaroba teatrali. O perché non musica un bel dramma per esempio La Torre Eiffel?».

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