Manoscritti a inchiostro nero. Conservate anche 2 lettere dattiloscritte di Lualdi e 2 buste di Papini. Dimensioni varie.
Nel 1948 alcuni giornali diedero la notizia di Papini come possibile candidato al Premio Nobel per la Letteratura. In queste lettere Papini affronta l'argomento con l’amico musicista: «Il Ministro Gonella [tra i fondatori della Democrazia Cristiana e più volte Ministro dell’Istruzione] mi disse che aveva parlato con il nostro ministro a Stoccolma [...] gli confermò di aver consegnato al dott. Osterling la lettera – candidatura dell’Accademia Cherubini ma pose innanzi qualche dubbio sulla sua efficacia [...] disse che il segretario dell’Accademia di Svezia è tutto per Bacchelli (o per Croce) [...] Tu sei l’unico tra tutti gli amici italiani che sia dia pensiero per quella faccenda svedese. Anche io ho poca fede nello zelo romano [...] Scrissi [...] anche al Vaticano, che pur dovrebbe far qualcosa, non si muove. Spero soltanto in Dio e nel valore della mia opera [...] G. mi promise che avrebbe fatto intervenire de G.[asperi] [...]». Papini venne poi candidato al Nobel nel 1955, ma venne «bocciato per i trascorsi fascisti». Il Premio quell’anno venne vinto da Halldor Laxness.