Manoscritti a inchiostro nero. Dattiloscritto a inchiostro blu. Scritte 2 pagine. 1 lettera è su carta intestata della Fiat. Fori di classificatore. Buste conservate. Dimensioni varie.
Giovanni Agnelli, uno dei fondatori della Fiat, prima amministratore delegato e poi presidente, scrive: “Spiace […] veder sollevare ad ogni occasione delle difficoltà […] per la nota questione dei brevetti, sembrando per lo più superfluo richiamare e riconfermare ad ogni momento e poco a proposito, convenzioni sanzionate da un atto pubblico […]. Essendoci indispensabile la sua firma per la domanda di deposito in Inghilterra della invenzione che abbiamo fatto brevettare colla domanda di brevetto italiano n. 20451, non abbiamo difficoltà di richiamare […] quanto è contenuto nell’atto 15 marzo 1906 e della sua lettera […] a noi diretta […]”. (8 aprile) “Le sarei grato se Ella potesse concedermi un alloccamento al più presto nel comune interesse […] (19 novembre).