In-4° (mm 230x170). Pagine [8], 86, [2] con un frontespizio figurato e 20 vignette a mezza pagina incisi all'acquaforte da Della Bella. Capilettera figurati e fregi tipografici incisi in legno nel testo. Esemplare un po' allentato, con qualche lieve arrossatura sparsa e una piccola mancanza marginale a carta d6 ma bella copia in barbe e con le acqueforti nitide e fresche. Legatura settecentesca in cartonato ricoperta di carta dorata e goffrata; dorso in parte mancante.
Prima edizione. Sebbene l'imprimatur dati nel 1629, l'opera venne stampata solo nel 1632 a causa della celebre e terribile epidemia di peste che colpì Firenze e l'Italia in quegli anni. Le splendide acqueforti, che come riportano Gamba 2750 e Piantanida 4682, 202 erano ritenute in passato del Callot, sono state attribuite da De Vesme 884-904 a un giovanissimo Della Bella; Cfr. Cicognara 1439: «Con venti tavole della vita del Santo, e venti imprese incise in rame a un taglio solo, con bello stile»; Forlani Tempesti 3; Lozzi 1820.