Acquerello su cartoncino. mm 167x257. Al retro dedica della figlia Adele Tabarrini De Fabris allo zio in ricordo del padre in data gennaio 1894.
Per la sua abilità di acquerellista, il granduca di Toscana prima lo volle con sé quale vedutista in un viaggio a Napoli e in Sicilia (1840) e poi, l'anno successivo, lo inviò nelle province meridionali della costa ionica a ritrarre i paesaggi e i monumenti di quei luoghi, allora impervi, dove il giovane contrasse febbri malariche di cui stenterà a liberarsi. Il nome di Emilio De Fabris è legato soprattutto alla sua attività di architetto e al famoso progetto per la facciata di Santa Maria del Fiore a Firenze.
Residui di vecchio montaggio al verso.