In-folio (mm 305x214). Carte [10], CCLX. Marca giuntina incisa in legno al frontespizio e 6 graziose vignette xilografiche poste a mo' di testatine in principio di ciascuna parte. Due profondi strappi riparati al frontespizio che attraversano testo e marca senza perdite, lievi fioriture sparse e alcune leggere gore d'acqua marginali. Legatura moderna in pergamena di riuso da antico antifonario, con un capolettera miniato ancora parzialmente leggibile. Ex-libris Carpaneto al contropiatto. SI AGGIUNGE: Sallustius Crispus Gaius, Opera [...] cum Iodoci Badii Ascensii expositione [...] Pomponii Leti [...] recognitio... (Al colophon:) Lugduni: impressus per Ioannem Marion, 1519. In-4° (mm 264x165). Carte 6, CXXXIX, [1]. Frontespizio in inchiostro rosso e nero con bella cornice architettonica raffigurante Sallustio in cattedra circondato da Leto, Bade e altri studiosi, vignette più volte ripetute nel testo, capilettera figurati e marca di Simon Vincent in fine, il tutto inciso in legno. Testo contornato dal commento. Esemplare mediocre con numerosi difetti. Legatura settecentesca in piena pergamena rigida; tracce di muffa al piatto posteriore. Ex-libris Carpaneto al contropiatto anteriore. Alcune glosse, talvolta rifilate, e maniculae al testo.
I OPERA: Contiene il De officiis, De amicitia, De senectute e i Paradoxa stoicorum con i commenti di Josse Bade, Pietro Marso, Ognibene Bonisoli, Martino Filetico e Francesco Maturanzio. Ciascun libro del De Officis e gli altri trattati hanno una graziosa vignetta in principio incisa in legno. Cfr. Camerini I, 432: le due brevi orazioni di Marso sono qui in prima edizione.