In-4° (mm 242x175). Pagine [16], 520, [28] (l'ultima carta bianca). Frontespizio inciso e 46 splendide figure incise in rame a piena pagina nel testo raffiguranti attrezzi per il giardinaggio, elementi decorativi, varie specie di piante e fiori, allegorie, planimetrie di giardini e orti. Lievi usuali bruniture sparse, anche sulle tavole, ma bella copia. Legatura coeva in pergamena rigida con titoli manoscritti al dorso; qualche piccolo forellino di tarlo alle cerniere e minimi difetti alle estremità dei piatti, soprattutto quello posteriore. Ex-libris Caruso al contropiatto, nota di possesso seicentesca al frontespizio.
Prima edizione in italiano, nella traduzione di Lodovico Aureli, del primo trattato di floricoltura e di uno dei più bei libri illustrati prodotti dall'editoria seicentesca, opera del gesuita Giovanni Battista Ferrari, incaricato della cura dei giardini di Francesco Barberini. L'opera si articola in quattro libri, che trattano rispettivamente delle posizioni dei giardini e degli strumenti per lavorarli, dei singoli fiori e loro caratteristiche con la descrizione di alcune nuove specie provenienti dal Nuovo Continente, dei metodi per la coltivazione e infine dell'uso ornamentale dei fiori recisi, secchi e finti. Oltre che per il testo, quest'opera è particolarmente ricercata per il ricco apparato iconografico, che riprende le figure dell'edizione originale del 1633. Le belle tavole raffiguranti fiori, giardini e strumenti per il giardinaggio sono state incise da Anna Maria Vaiana, mentre le 7 tavole allegoriche raffiguranti Flora, ideate dall'Autore, furono disegnate da Andrea Sacchi, Guido Reni e Pietro da Cortona e incise da Johann Friedrich Greuter e Claude Mellan. Cfr. Choix 2469; Cicognara 2030; Cleveland Collection 194; De Backer-Sommervogel III, 678; Graesse II, 571; Nissen 620; Piantanida 1799; Pritzel 2877.