Olio su tavola in ovale Ø cm 17. In vecchia cornice dorata. François Didier Nomé (n. Metz 1593 circa), giunto a Roma nel 1602 e stabilitosi a Napoli dal 1610 circa, è noto per le sue architetture fantastiche, bizzarre e spettrali, dove l'episodio principale, come in questo caso la scena di martirio, viene a costituire solo il pretesto per l'allestimento scenografico. Si ricorda il suo sodalizio con Didier Barra, anch'egli originario di Metz e attivo a Napoli ancora nel 1647, autore di vedute minuziosamente indagate.
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