In-8° (mm 160x93). Carte 294, [2] comprese le carte bianche k2 e K2. Àncora aldina al frontespizio ripetuta in fine, spazi per iniziali con lettere d'attesa. Alcune gore d'acqua marginali, più intense in principio di volume, ma buon esemplare. Legatura moderna in pergamena antica, con risvolti. Due ex-libris ai contropiatti.
Seconda edizione aldina in ottavo di questa raccolta di opere di Stazio, la cui princeps era stata impressa nel 1502. Nel volume viene riprodotta la dedica originale di Aldo a Giovanni Pontano e viene apposta una prefazione di Francesco d’Asola, figlio di Andrea, nella quale egli assicura che il libro è stato «diligentius multo quam antea impressum», sebbene in realtà il testo di Stazio non presenti effettive variazioni, né sensibili miglioramenti rispetto a quello del 1502. Adams A-1672; Renouard 35:7.