In folio (mm 375x270), frontespizio inciso e 21 tavole incise recanti la data 1825. Br. edit orig. Ex libris Josephine B. Crane, Sugar Hill, Dalton Mass. Bell’esemplare, fresco e privo di macchie conservato nella rara brossura originale con costola in tela marrone ed etichetta a stampa applicata al piatto anteriore. La brossura, spesso deteriorata o perduta in esemplari rilegati successivamente in pelle o mezza pelle, è stata consolidata da accurato restauro. Conservato in custudia in tela e m. tela rossa moderna, con dorso in pelle e titolo in oro. Esemplare con le incisioni stampate su sottile Indian paper applicata su carta più pesante con filigrana “J. Whatman Turkey 1825” (presente sulla tav. n. 5). Queste caratteristiche corrisponderebbero ai primi 150 esemplari a cui si aggiunsero altri 65 su French paper. Tuttavia nel nostro non è presente la parola “Proof” in basso a destra ad ogni tavola che risulta invece cancellata nelle ulteriori 100 copie impresse su Drawing paper con filigrana “J. Whatman 1825”.
Illustrations of the Book of Job fu l'ultimo libro profetico completato da Blake nel 1825 ed edito l'anno successivo, prima della morte avvenuta nel 1827: il testo, una serie di citazioni bibliche, è inciso sopra e sotto ad ogni immagine. L’opera fu commissionata all’artista da John Linnell con un accordo del 25 marzo 1823. “It was produced while Blake was still working in Jerusalem, his most obscure book; yet the illustrations are Blake’s most lucid, and they are the supreme example of his reading the Bible in its spiritual sense” (S. Foster Damon, A Blake dictionary, 1988, p. 217).
Blake rimase affascinato dalle prove di Giobbe e tornò sulla storia più volte. Le incisioni traggono origine da una serie di acquerelli eseguiti tra il 1805 e il 1806. Non soddisfatto delle comuni credenze secondo cui la narrazione presentava un accordo tra Dio e Satana per testare lo stato di Giobbe come "uomo di fede" o che forniva una risposta alla difficile domanda sul perché le cose cattive accadono alle persone buone, Blake vide nel profeta che subiva sofferenze materiali e spirituali la condizione per iniziare la sua ricerca del vero Dio. Blake non si limita a fornire illustrazioni per il testo biblico: nelle sue mani, Giobbe diventa ogni singolo uomo che subisce un Giudizio Universale, un esempio grafico del cammino spirituale che l'anima deve prendere dall'orgogliosa ignoranza e dalla falsa religione, dalle prove durature e visioni terrificanti di un dio-diavolo, all'umanità divina illuminata, benedetta e libera (cit. Samuel Tongue). Nelle prove di Giobbe, Blake vede anche il tentativo di rinascita spirituale parallelo alla lotta e alla tensione creativa dell’artista stesso. Dopo il suoi libri miniati, questo inciso, avente per modelli i grandi del passato come Raimondi e Dürer, rappresenta il suo più importante traguardo come printmaker “ranking with the supreme masterpieces of graphic art” (G. N.Ray, The illustrators ad the Book in England from 1790 to 1914, 1976, n. 8).
S. Foster Damon, A Blake Dictionary, p. 217; J. H. Wicksteed, Blake’s visions of the Book of Job, New York 1971; N. Essick, William Blake Printmaker, 1988, 234-249.
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