Bulino. mm 390x430. Foglio: mm 402x575. Con il monogramma "DK" a lettere intrecciate sulla base della colonna in primo piano. L'incisione deriva, come allude il monogramma, dalla Tabula Cebetis intagliata da David Kandel attorno al 1560-1563 e destinata al volume di Hieronymus Wolff, Epicteti Enchiridion..., Basel 1563. Cebete di Tebe (ca. 430-350 a.C.) faceva parte della cerchia ristretta di Socrate. Uno dei dialoghi che gli è stato attribuito è il Pinax o Tabula, noto anche come la Tavola di Cebete. La Tabula era ben nota nell'antichità e dopo la prima pubblicazione moderna alla fine del XV secolo, divenne popolare in Europa fino a tutto il XVIII secolo come mostra questa incisione che corredava il volume di Cornelio Pepoli, Lettere instruttive intorno alla Tavola di Cebete …col Nome Pastorale di Cratejo Erasiniano (Venezia: Appresso Francesco Sansoni, 1771). In sostanza la Tavola di Cebete è un'allegoria che rappresenta i pericoli e le tentazioni che assalgono l'uomo e minacciano di deviarlo da un'esistenza basata sulla pietà e lo studio. È spesso raffigurata sotto forma di tre mura concentriche, ciascuna accessibile da un unico cancello e popolata da una varietà di figure impegnate nella ricerca della conoscenza, la meta ultima di questo percorso è la Felicità raffigurata seduta su una roccia al centro dei tre recinti. Bellissima prova su carta vergellata sottile priva di filigrana.
Foglio integro con grandi margini. Traccia di piegature da inserimento in volume, consolidate al verso con carta "Giappone". Ottimo stato di conservazione.