Manoscritto cartaceo. Carte 209 (compilate 116). Carta con filigrana con ancora. Al recto delle prime 116 carte sono applicati disegni di funghi realizzati a mano, acquerellati a colori, ritagliati da altre carte di grammatura superiore. La maggior parte dei disegni è accompagnata da una descrizione esplicativa di mano settecentesca, anch’essa ritagliata e applicata, che descrive in italiano il fungo o la famiglia di funghi raffigurata. Nella parte centrale del volume, quattro pagine manoscritte (al contrario) di ambito giuridico. Su ogni carta, al recto, è presente una riquadratura tracciata con lapis. Legatura ottocentesca in mezza pelle con angoli. Dimensioni mm 190 x 290. Sold with export licence, ready to export.
Il manoscritto è un “manuale” figurato ad uso dei micologi. Le immagini, di grande effetto artistico – applicate a collage - come diremmo oggi - permettono l’identificazione di circa 200 specie di funghi buoni, cattivi e malefici: la bubbola, il giallone, il pinuzzo, le lingue, la cocolla, il farinaccio, le vescie, il porcino, il gallinaccio, il bigiolone, il grumato, il pisciacane ecc. Tra gli esempi di “funghi cattivi”: “Bubbola cattiva […] annulata bulbosa si trova per boschi” – “Fungo cattivo […] e non ha anello […] lamellato” – “Cocolla cattiva senza anello si trova nella coppa de pagliai all’interno viscosa e lamellata […] – “Vescie aperte a forma di scodelle nascono su il concio e sono cattive […] alcuni le chiamano benettaccie” – “Bubbola gialla pezzata cattiva si trova per butti e boschi e sa odore di rapa” – “Fungo cattivo e come gl’invecchia nel suo gambo butto [?] anelli si trova per butti e boschi” – “Famiglia di funghi cattivi si trovano a piè de fichi e quercie” - “Fungo galambino cattivo si trova per gli boschi del Ghera lamellato di colore dorè e a l’odore di radice forte” – “Lingue gambate legnose cattive di leccio si trovano a piedi delle ceppe vecchie di sotto sono bianchi porosi” – “Bubbola pezzata rossa anellata e a il gambo scorbecciato si trova nel castagneto delle monache di S. Felicita” – “Porcino falso si trova per le legnaie” – “Fungo cattivo lamellato colore di pattona senza anello si trova per le viottole nel mese di novembre a Scandicci ed è un fungo che il cappello arriccia e intarla [?] a se di latte forte” – “Fungo cattivo e in cambio d’anello gli ha un dibale si trova per tutti i boschi a Scandicci” – “Bigiolone cattivo” ecc. Tra gli esempi di “funghi buoni”: “Famiglia di funghi buoni […] senza anello lamellati chiamati cenolini si trovano per i boschi del Baldigiani a Scandicci” – “Farinaccio minore buono bianco si trova nei campi vangati” – “Pinuzzo buono si trova per le pinete” – “famiglia di funghi buoni dorè si trovano per le ragnaie al pie’ de leci” – “Bubbola buona si trova per i boschi di cerro”ecc. I riferimenti ai boschi di Scandicci, e i termini “Bubbola”, “bigiolone” e “pisciacane” – tipicamente toscani – ci fanno supporre che il manoscritto sia stato realizzato in ambito fiorentino. Non è indicato il nome dell’autore delle didascalie esplicative e neppure quello dell’autore dei disegni, tuttavia si può forse supporre che questo manoscritto possa essere in qualche modo legato alla scuola di Pier Antonio Micheli (1679-1737), fiorentino, botanico e fondatore della moderna micologia. Suoi manoscritti e quelli di suoi allievi, tra cui Targioni Tozzetti e Tommaso Chellini, sono oggi conservati alla Biblioteca Nazionale Centrale, alla Biblioteca di Scienze dell’Università degli Studi di Firenze e alla Biblioteca Riccardiana di Firenze.