Manoscritti pergamenacei a inchiostro bruno. 3 fogli scritti al recto. Testi in latino. Scritture cancelleresche. Con signa tabellionum dei notai Bernardo de Alavardo e Pietro [?]. Dimensioni varie (la più grande 310x260 mm).
I documenti sono relativi a terre nella zona del Moncenisio (parte italiana e francese, Lanslebourg-Mont-Cenis). Si tratta di una donazione di pezze di terra nel territorio di Lans Villar (oggi Lans le Villard); un atto in cui chi teneva in enfiteusi perpetua i beni della casa religiosa di Moncenisio (territori da Bussoleno a Borgone) li da in censo per la durata di dodici anni; un atto nel quale Guigone, il prevosto dell’ospedale di Moncenisio, libera da ogni obbligazione due cittadini. L’Ospizio del Moncenisio è stato, fin dal Medioevo, una tappa per pellegrini della Via Francigena. La sua presenza è documentata dal IX secolo.