Manoscritto pergamenaceo a inchiostro bruno con firme autografe del granduca Pietro Leopoldo, del suo Consigliere Intimo di Stato e di Guerra e di un segretario. Al verso, registrazione effettuata a Livorno. In testa al documento, a stampa, stemma del Granducato di toscana sotto gli Asburgo. In calce, traccia di sigillo in ceralacca (mancante). Dimensioni: 500x630 mm.
Concessione al Padrone Luciano Graziani, livornese, di poter inalberare la bandiera del granducato sulla sua Tartana «[…] della portata di Tonnellate settanta cinque e con un sufficiente, e proporzionato Equipaggio, che deve, per due terzi, essere formato di nostri sudditi […].». La tartana del tirreno, diversa da quella dell’adriatico (citata da Goldoni), era una snella imbarcazione da trasporto, dotata di vela quadra, bompresso e fiocco. La bandiera navale, sotto Pietro Leopoldo, presentava lo stemma del Granducato, su due strisce rosse e una bianca: nella tartana, era di grandi dimensioni e veniva issata a poppa, su un alto pennone sorretto da sartie.