Manoscritto a inchiostro bruno. Testo in latino. 1 carta, scritta 1 pagina. Al verso, la sigla reale e tracce di antico sigillo in ceralacca (con alcune tracce di carta gommata). Documento conservato in cartelletta intestata Librairie ancienne Georges Privat-Paris con nota di acquisto a matita da parte dell’antico proprietario: nov. ’68. Dimensioni: 285x250 mm.
Il documento è scritto a nome di Alfonso, re di Aragona, Sicilia, Valenza, Sardegna, Corsica ecc. e riguarda un processo di rivendicazione di beni del cavaliere Francisco Brugnes, figlio legittimo di Jolanda de Perellos, a sua volta figlia ed ereditiera di Costanza de Proscita. Il re Alfonso V raccomanda ai giudici che si dovevano occupare del processo di Burgnes - che rivendicava i beni della madre - di svolgere il loro lavoro senza ritardi e con diligenza, pena un’ammenda di 5000 fiorini da versare al fisco reale.