In-folio (mm 321x217). Carte 272 (di 276). Segnatura: a10, b–i K l m8, n-o6; p–r8, s–x6.8, y, z & [con] [rum], A–N6. Testo in caratteri romani, su doppia colonna, su 46-50 righe più il titolo. Frontespizio xilografico, con bordure architettoniche in legno al verso e marca xilografica al colophon; capilettera e graziose vignette in legno nel testo. Mancante il fascicolo [*4] con la Vita di Girolamo. Ricostruito il margine superiore della carta a1, con macchie e altre lievi macchioline sparse. Legatura successiva in pieno marocchino blu, con lo stemma dorato di Rocco di Torrepadula ai piatti, titoli in oro al dorso a 5 nervi, dentelles alle unghiature e tagli dorati; entro cofanetto coordinato. Lievi segni da esposizione al dorso e tracce d'uso alle cerniere. Annotazione di antica mano in calce al frontespizio.
Prima edizione italiana di una delle opere più elegantemente illustrate prodotte a Ferrara. La tipografia fu finanziata dal frate carmelitano Giacomo Albertini, ma dopo la sua morte i fogli furono ereditati dai confratelli del monastero di S. Paolo a Ferrara che li rivendettero ai Rossi. Le xilografie mostrano per lo più scene della vita di Girolamo, tipicamente alla sua scrivania e quasi sempre accompagnato dal leone. Uno dei più grandi studiosi cristiani della sua epoca, San Girolamo fu un traduttore, biografo e storico, ricordato principalmente per la sua creazione della versione latina Vulgata della Bibbia, una traduzione che rappresenta un contributo duraturo alla cultura occidentale. Si registrano diversi stati di stampa: sembra che il primo fascicolo non contenesse la Vita preliminare di san Girolamo, ma una dedica a uno dei tre notabili, Ercole d'Este (datato 1494), Eleonora d'Este (1495) o Agostino Barbarigo (1495). Una versione successiva fu pubblicata con la Vita ma senza dedica, e lo slogan corretto ('carne' invece di 'catne') alla carta 244. Si registrano anche edizioni miste. Questa copia non contiene le 4 carte preliminari e presenta l'ortografia errata alla carta 244, nonché una dedica a stampa ad Agostino Barbarigo. Sander 3404; Goff H 178; BMC VI 614; cfr. Hain-Copinger 8566; Proctor 5765; Lippmann 154; Incunabula typographica. Cat. 94, 190 e 437.