In-4° (mm 235x165). Carte [73], 1 bianca con 1 tavola in calcografia rilegata in luogo di antiporta a inizio volume. Manoscritto cartaceo a inchiostro nero. Ogni carta è riquadrata all'acquerello da una corona a motivo fogliato; numerosi acquerelli a tema botanico interpolati al testo, titolo in rosso e blu entro stemma dipinto a più colori. Perfetto stato conservativo. Bella legatura coeva in piena pelle spugnata con cornici di filetti impressi ai piatti e titolo in oro su tassello al dorso. Decorazioni dorate ai comparti, tagli rossi, dentelles alle unghiature, sguardie in carta marmorizzata.
I versi sono del conte Aurelio Bernieri, parmigiano. L'argomento è il seguente: Endimione Pastor d'Arcadia fu dotato di gentil bellezza. Fino da' primi anni fu assai studioso nella conteplazione degli astri, e specialmente nella osservazione del crescere e scemare che fa la Luna; perciò si diede luogo alla Favola di crederlo molto amato da lei, che per farlo suo più comodamente, lo immerse in una profondo sonno sul monte Latmo. Essendo egli adunque il primo, che spiegasse il corso di tal pianeta, sovente si trovava il giorno addormentato, perché la notte traeva nell'osservarne i periodi. Su tal comune sentimento de' Mitologi si è composta la presente Favola Pastorale.