In-folio (mm 305x210). Carte: [10], CCXCIX, [1]. Testo in carattere romano in corpo più grande per il Poema, più piccolo per il commento. Con 3 grandi xilografie all'inizio di ciascuna cantica, quella dell'Inferno e la pagina antistante entro belle bordure figurate, la prima identica a quella presente nell'edizione del 1491, la seconda creata appositamente per quest'edizione del 1493; e con 97 vignette xilografiche nel testo. Aloni marginali e macchiette alle prime e (più forti) alle ultime carte, un forellino di tarlo da a1 a b6, qualche strappetto marginale, un difettino della carta alla carta XXXII, alone marginale alla carta CXVIII, pallida gora intermittente al margine superiore, margine della carta CLXXXV risarcito senza perdite, qualche carta pallidamente arrossata, un paio di forellini all'ultima carta, che ha il margine interno rinforzato, antica firma di appartenenza "Francisci del Bene et amicorum" ai frontespizi e in fine, timbro moderno di collezione privata austriaca al contropiatto posteriore, ma nel complesso buona copia completa in legatura moderna realizzata con frammento di pergamena manoscritta da antico antifonario, tagli spruzzati d'azzurro.
Rarissima a trovarsi completa questa splendida edizione illustrata della Commedia, con le figure che illustrano tutto il testo del Paradiso; «È giudicata la più bella fra le edizioni figurate della D.C. fatte a Venezia nel sec. XV; si avvantaggia su quella del 1491 per la più ricca decorazione e sull'altra del 1497 per la esecuzione tipografica e la freschezza dei legni» (Mambelli 15). Seconda edizione della Commedia stampata da Matteo Capcasa, con il commento del Landino rivisto da Pietro da Figino (padre Mazzanti da Figline); sullo stampatore si veda De Batines I, 55-57: «Affò [...] opinò che sotto i vari nomi di Matteo da Parma, Matteo Capocasa e Matteo de Chodeca si stia veramente un solo e medesimo stampatore, lo che nega il Pezzana sostenendo che M. Capocasa e Giovanni di Matteo da Parma sono due ben distinti stampatori». Precedono il testo un'Apologia e la Vita di Dante, e lo seguono il Credo, i Dieci Comandamenti, i Sette peccati capitali, il Pater Noster e l'Ave Maria ridotti in terze rime e attribuiti a Dante. BMC V, 484; Essling 533; Goff D-34; GW 7971; Hain 5951; IGI 365; Proctor 4996; Sander 2315.