Manoscritto a inchiostro bruno. Un bifolio in carta con filigrana, scritta 1 pagina. Conservato foglio ripiegato a busta con indirizzo autografo e sigillo papale in ceralacca rossa. Il tutto in perfette condizioni. Dimensioni bifolio: 195x260 mm.
R.mo Sig. Cardinale Abbiamo con piacere ricevuta dall’egregio Sig. Cavaliere Sebregondi la carissima Sua del 3 corrente. Oltre l’ottime sue qualità che la rendono commendevole, e a Noi molto accetto, vi si aggiunge la peculiare circostanza della stretta parentela con S[ua eccell]enza, per cui non cesseremo di riguardare si lui che la sua famiglia con particolare predilezione. In quanto all’affare dell’aumento di Congrua ai Parrochi, di cui parla la supplica da Lei trasmessaci, Le ne scriverà il Card. Giustiniani a cui abbiamo manifestate le nostre determinazioni. Ci è grata l’occasione [...] Dal Quirinale lì 26 Luglio 1832 Gregorio PP. XVI. La lettera contiene interessanti spunti storici. Il cav. Giuseppe Maria Sebregondi era stato inviato da Metternich in Vaticano per controllare che venissero effettuate le riforme amministrative e giudiziarie del governo pontificio, resesi necessarie a seguito della sollevazione di Bologna del 1831. Il card. Giacomo Giustiniani, papa mancato, svolgeva la funzione di Referendario delle suppliche de’ Principi. La Congrua ai Parrochi era una somma mensile elargita agli ecclesiastici per garantire loro un reddito dignitoso. Il palazzo del Quirinale è stato residenza dei pontefici fino al 1870.