Compongono il lotto: 1) Smith Tony, The Maze. New York: Roaring Fork Press, s.d. [i.e. 1967]; 2) Dias Antonio, Some artists do some not. Brescia: Edizioni Nuovi Strumenti, 1974; 3) Weiner Lawrence, 10 works. Paris: Yvon Lambert, s.d. [i.e. 1971 ca.]; 4) Baldessari John, Four events and reactions. Florence: Centro Di, 1975; 5) Oppenheim Dennis, Flower Arrangement for Bruce Nauman. New York: Multiples, 1970; 6) Gerz Jochen, The Centaur's difficulty when dismounting the horse. Munchen: Kunstraum, 1976; 7) Id., Annoncenteil Arbeiten auf/mit Papier. Berlin: Luchterhand, 1971; 8) Weiner Lawrence, Tracce / Traces. 2020. Elenco completo disponibile su richiesta.
I OPERA: Dalla rivista Aspen n. 5 + 6, questi pezzi di cartone nero si incastrano tra loro per creare una piccola replica del Maze di Tony Smith, un insieme di moduli autoportanti originariamente apparsi nella mostra Schemata 7 al Finch College Museum del 1967. Riprodotti in scala, sono accompagnati da un piccolo opuscolo, con i disegni, una fotografia del labirinto e una dichiarazione dello stesso Smith, che afferma: «As is clear from the drawings, ‘The Maze’ was originally designed for a particular space. Thus the pathways around the pieces as well as through it are an integral part of the design. For this reasons it is a labyrinth rather than a monument.». II OPERA: Libro d'artista interamente illustrato con disegni con brevi titoli descrittivi auto-parodici e immagini fotografiche in bianco e nero di opere e performance eseguite dall'Artista. Antonio Dias spazia attraverso i media fin dagli anni Sessanta, producendo opere concettuali attraverso le quali critica la politica e l'oppressione politica, la società e il mercato dell'arte. Intenzionalmente impossibile da classificare in modo univoco, il suo lavoro è influenzato da diversi movimenti artistici, tra cui la Pop Art e il Minimalismo. Dias si è fatto conoscere negli anni Sessanta con i suoi disegni e assemblaggi ricchi di critiche ironiche alle strutture sociali brasiliane e alla dittatura militare che si era da poco insediata al potere. Nel 1966, con il suo Paese in preda a un regime autoritario, Dias si trasferisce a Milano, dove trascorre il decennio successivo creando un corpus di opere basate sul rigore formale e offrendo riflessioni aperte sul sesso, l'io, l'arte e la politica, temi che continuano a guidare il suo lavoro silenziosamente impegnativo. IV OPERA: Edizione originale di questo libro d'artista pubblicato in occasione della mostra allo Stedelijk Museum di Amsterdam del 21 novembre 1975 - 4 gennaio 1976. John Baldessari è considerato uno degli artisti più importanti del panorama concettuale internazionale, che ha cambiato per sempre il modo di fare arte delle generazioni successive. V OPERE: Libro d'artista a leporello, costitutito da 9 pannelli in bianco e nero che raffigurano una scenda di giardino. VI OPERA: Jochen Gerz, artista concettuale tedesco, ha guadagnato fama internazionale grazie al suo contributo alla 37a Biennale di Venezia del 1976, arrivato con l'opera qui presentata. La scrittura, e in particolare la domanda "Cosa significa scriverè", rappresenta un filo conduttore ricorrente nella sua produzione artistica. Gerz esplora le potenzialità del linguaggio, ne mette alla prova la funzione rappresentativa e sfida le convenzioni della linearità discorsiva tradizionale. VIII OPERA: Pubblicazione, in 700 copie, nata dalla mostra di Lawrence Weiner tenutasi dal 16 al 25 agosto 2020 con una serie di banner aerei nel cielo del litorale romano, da Ladispoli ad Anzio.