In-4° (mm 210x150). Carte: [36, di 40, assenti le 4 bianche finali e5-8]. Testo in corsivo. Frontespizio un po’ polveroso, piccola gora all’angolo inferiore del primo fascicolo, per il resto buona copia in elegante vitellino moderno in stile, decorato in oro e a secco. Il frontespizio è in facsimile.
Rara prima edizione di questo poema fintamente eroico che Girolamo Fracastoro (ca. 1476-1478-1553), medico, filosofo, astronomo e umanista, dedicò al suo mecenate, il cardinale Pietro Bembo, dal quale fu stimato ed elogiato. L’opera diede al Fracastoro molta fama, e stabilì il nome universale del morbo, che deriva dall’eroe del trattato, lo sfortunato pastore Sifilo, punito con la malattia dal dio Apollo per aver osato affermare che non bisogna offrire sacrifici alle divinità, che sono secondo lui incuranti delle faccende umane. “Fracastoro, through the course of the poem, speculates on the origin of the disease, treats of its causes and manifestations, and suggests remedies, especially mercury. There are several references to America, mentioning the curative powers of guaiacum wood and the theory of the American origin of syphilis, which Fracastoro rejects” (Heirs of Hippocrates). Adams, F826; BM/STC It., p. 275; Heirs of Hippocrates, 98; NLM/Durling, 1641; Norman, 826; Osler, 4817; Wellcome, I, 2391.