In-folio (mm 296x200). Carte: [25, di 26, assente la tavola B, supplita in facsimile]. Assente anche la carta con la "Dichiaratione del Labirinto dato in luce dal clariss. sig. Andrea Ghisi". Il volume si apre con il frontespizio stampato in rosso e nero (un po' sporco e con un forellino), seguito dalla dedica al Doge Giovanni Bembo con al verso la "Dechiaratione della presente Tauola", da una carta con una tavola al verso e da altre 20 carte di tavole contrassegnate con lettere dalla A alla Z (ognuna delle quali con 30 vignette xilografiche stampate in rosso al recto e al verso, ripetute in diverso ordine - carta Zv bianca al verso, come la sua coniugata, che è bianca al recto), e da, in fine, [2] carte bianche coniugate con le due carte di testo in apertura. Tutte le carte sono coniugate a eccezione di quella con la tavola T, sciolta perché coniugata con la tavola B assente. Tavola A con perdita all'angolo inferiore destro (supplita anch'essa sciolta in facsimile). Qualche traccia di sporcizia in margine, qualche margine un po' rifilato, impressioni xilografiche con inchiostratura più pallida in punti, più forte in altri. In cartoncino rustico coevo (difetti).
Rara seconda edizione di un gioco di divinazione in forma di libro originariamente pubblicato nel 1607 (ma con l'apparato iconografico impresso in nero e molto diverso). Le 1260 figure rappresentano personaggi reali (re, papa, cavaliere, artigiano, misero, famiglio, mercante, "zintilomo" in tenuta da caccia, ecc.), allegorici (dio d'amor, felicità, speranza, temperanza, Italia, grammatica, logica, astrologia, ecc.), mitologici (Apollo, Venere, Marte, ecc.), luoghi reali (Roma, Kairo, ecc.) e ideali (Otava Sfera, Primo Mobile, ecc.), imbarcazioni (galea, nave, ecc.), animali reali e immaginari (elefante, idra, ecc.). Le varie figure sono suddivise in 4 quadranti disposti sulle due pagine affiancate, ma ad ogni doppia pagina la disposizione cambia. Chi conduce il gioco, chiede al giocatore di scegliere (mentalmente) una delle figure e di indicare il quadrante in cui si trova; dopodiché apre il libro altrove altre due volte, e chiede al giocatore in quale quadrante si trovi quella stessa figura. Conoscendo la regola matematica su cui si basa il gioco, il conduttore è a questo punto in grado di rivelare quale sia la figura pensata dal giocatore. Sul funzionamento del gioco sono stati scritti vari saggi, tra cui quello, interessantissimo, di Mariano Tomatis Antoniono, La mappa del Laberinto di Andrea Ghisi, reperibile online. Tomatis ha anche creato una versione online del gioco, disponibile a questo indirizzo: mesmer.it/laberinto