In-folio (mm 268x198). Carte: [92], Testo in romano su due colonne, con iniziali xilografiche. Alone scuro all'angolo superiore esterno e piccolo alone al margine inferiore del primo fascicolo (entrambi digradano nel secondo), altro piccolo alone al margine inferiore del fascicolo d e al margine superiore dei fascicoli finali k-m, ma nel complesso buona copia genuina in elegante legatura settecentesca in piena pelle decorata in oro ai piatti e al dorso, ove è presente un tassello con titoli dorati, sguardie marmorizzate, tagli spruzzati di rosso (qualche sbucciatura e abrasione).
Rara prima edizione di queste omelie pronunciate da papa Gregorio Magno nell’inverno del 590-591, subito dopo la sua elezione al soglio pontificio. L’esame dei caratteri ha permesso agli studiosi di ricondurre la stampa del volume a Bartolomeo de’ Libri, che allora aveva appena rifuso le casse che furono del Morgiani acquistate da Filippo Giunta nel 1500, al quale infatti fu per lungo tempo attribuita la stampa. Presenti anche le belle iniziali xilografiche che Bartolomeo aveva iniziato a usare nel 1496 nell’Expositio di Simone da Cassia. L. Poli, Contributi sopra Bartolomeo de’ Libri, «La Bibliofilía», LI (1949), pp. 9-27 (n° 139); G. Bertoli, Documenti su Bartolomeo de’ Libri e i suoi primi discendenti, «Rara volumina. Rivista di studi sull’editoria di pregio e il libro illustrato», Lucca, Maria Pacini Fazzi, 2001, pp. 19-56; P. Scapecchi, L’inventario di una cassa tipografica di Bartolomeo dei Libri del I ottobre 1500 (con alcune considerazioni sulla tipografia fiorentina tra XV e XVI secolo), «La Bibliofilía», CXIII (2011), pp. 23-29; M. Casaccia, Due sine notis pallesche per la Firenze repubblicana, «Lettere italiane», 76/2 (2024), pp. 167-187.