In-folio (mm 290x198). Pagine: [14], 161, [1]. Stemma reale al frontespizio. Una illustrazione xilografica a piena pagina con orologio a pendolo, numerosi diagrammi nel testo. Pallide fioriture occasionali e carte talora arrossate in modo lieve, qualche macchietta, ma nel complesso bella copia completa in vitello spruzzato coevo, dorso a nervi con titolo dorato e scomparti riccamente decorati in oro, dentelle dorata all'unghiatura, tagli spruzzati di rosso (minimi difetti).
Bella copia della prima edizione dell'opera più importante di Huygens, considerata una delle tre opere fondamentali sulla meccanica del XVII secolo assieme ai Discorsi di Galileo (1638) e ai Principia di Newton (1687). Christiaan Huygens (1629-1695) è stato un matematico, astronomo e fisico olandese, fra i protagonisti della rivoluzione scientifica; la sua reputazione era così grande che, nel 1665, Luigi XIV, gli offrì una pensione per vivere a Parigi. Fu probabilmente questo motivo a spingere Huygens a dedicargli l'Horologium, nonostante a quel tempo i Paesi Bassi fossero in guerra con la Francia. Contenente la prima analisi matematica del moto del pendolo e un trattato generale sulla dinamica dei corpi in movimento, l'Horologium "fu l'opera più originale di questo genere dai Discorsi di Galileo" (PMM). Huygens aveva costruito il primo orologio a pendolo nel 1657, concetto già ipotizzato da Galileo che aveva notato l'isocronismo del pendolo, ovvero la sua proprietà di oscillare in un tempo costante, indipendentemente dall'ampiezza dell'oscillazione. L'idea offriva una brillante soluzione al problema all’epoca molto dibattuto soprattutto in Olanda di tenere il tempo a bordo delle navi (cosa essenziale per determinare la longitudine). L'invenzione di Huygens ebbe un enorme successo: l’anno successivo, pendoli furono montati persino alle torri dell’orologio di Scheveningen e Utrecht. Il suo studio sulla forza centrifuga fu "utilizzato da Newton nella sua determinazione della gravitazione universale" (Norman). Dibner, Heralds, 145; Grolier/Horblit, 53; Norman, 1137; PMM 154.