In-8° grande oblungo (mm 220x270). Opera riccamente illustrata con numerose tavole monocromatiche o a colori, dentro e fuori testo, molte delle quali a piena pagina, protette da velina o montate su carta pesante, dei migliori illustratori del tempo. Mancanza marginale ad una delle veline, lievi pieghe e fioriture alle altre e ad alcune tavole, ma nel complesso buona copia. Bella legatura editoriale in mezza tela, con inserto policromo figurato applicato al piatto anteriore, titoli impressi a secco e sguardie decorate. Una macchia al piatto anteriore e lievi abrasioni; difetti al margine interno dei contropiatti.
L'opera rappresenta una delle più raffinate espressioni editoriali del Liberty italiano, un autentico capolavoro ideato e diretto da Edoardo De Fonseca, figura di spicco nel panorama storico-artistico di inizio Novecento. Pubblicata per la prima volta a Milano nel 1901 e successivamente a Roma dal 1903, la rivista si affermò come la più originale pubblicazione italiana dedicata all'arte, alla letteratura e alla decorazione del libro. Stampata in duemila copie, destinate anche al mercato estero, vantava una veste editoriale di straordinario pregio, con un esclusivo involucro in cartonatura figurata e dorso in tela editoriale, che ne accresceva il valore estetico e collezionistico. Il suo impegno grafico e letterario la distingueva nettamente dalle altre pubblicazioni dell'epoca, esercitando una forte influenza sul pubblico e sul gusto dell'epoca. Il prestigio della rivista si consolidò grazie alla collaborazione di illustri artisti e letterati: tra questi Aleardo Terzi, Alfredo Baruffi, Augusto Majani, Mariano Dudovich e Luigi Bompard, insieme a maestri come Giulio Aristide Sartorio, Antonio Rizzi e Duilio Cambellotti. Il contributo letterario fu arricchito da nomi di spicco quali Luigi Pirandello, Giovanni Pascoli, Edmondo De Amicis e Giuseppe Giacosa. L'alto livello artistico e culturale di Novissima venne ampiamente riconosciuto a livello internazionale. Nel 1902, all'Esposizione Internazionale d’Arte Decorativa Moderna di Torino, fu l’unica rivista premiata, ricevendo la medaglia d’argento e il Diploma d’onore. Il successo fu confermato nel 1906, quando, all'Esposizione Internazionale di Milano, la pubblicazione fu insignita della medaglia d’oro. Grazie alla sua eleganza, alla ricercatezza dei contenuti e alla straordinaria cura editoriale, Novissima rappresenta ancora oggi una testimonianza insostituibile del gusto italiano di inizio Novecento, un modello di fusione tra arte e letteratura che ha lasciato un segno indelebile nella storia dell’editoria italiana.