In-4° (mm 205x144). Carte: [4], XCV (ma con le prime 4 carte in buon facsimile su carta antica, e privo del fascicolo f di 8 carte). Numerosi capilettera xilografici. Qualche alone e lavoretto di tarlo in margine, un po' slegato. Copia da studio in legatura sette/ottocentesca in cartone marmorizzato.
Quinta edizione in italiano di questo celebre ricettario, ristampa dell’edizione veneziana del 1508. Il De honesta voluptate et valetudine, manuale sul come affrontare serenamente, saggiamente e igienicamente la vita, frutto della collaborazione con Mastro Martino de’ Rossi (cuoco del camerlengo e patriarca d’Aquileia Ludovico Trevisan a Roma e autore di un Libro de arte coquinaria), apparve a Roma intorno al 1474; la prima edizione volgare risale al 1487. Platina, nel comporre il suo lavoro, oltre a tradurre parti del libro del capocuoco Martino in latino classico, inquadra le ricette in un contesto medico-filosofico, soffermandosi sul ruolo che ciascuna vivanda poteva avere nel sistema culinario dal punto di vista dietetico e conviviale. La sua attenzione si concentra soprattutto sui prodotti, fornendo anche numerosi riferimenti a realtà locali. Westbury, 177; B.I.N.G., 1522; Simon, Bibl. Bacchica, 539; Paleari - Hennsler, p. 582.