Viaggio in Italia
gio 15 NOVEMBRE - dom 13 GENNAIO 2001
Il pittoresco e la descrizione naturale nei voyages dal Settecento all'Ottocento.
Disegni, stampe e libri illustrati di artisti italiani e stranieri tra '700 e '800. 16 dicembre alle ore 17 si inaugura alla Saletta Gonnelli (presso l’omonima libreria antiquaria) una mostra che vuol essere una panoramica di disegni, stampe e libri illustrati da artisti italiani e stranieri tra ‘700 e ‘800 sul tema del Grand Tour.
Sono esposte opere nelle quali l’ideale pittoresque ben si sposa con l’incantesimo delle antiche rovine, ovvero con quelle testimonianze storiche sopravvissute ai rigori del tempo e all’incuria dell’uomo. La predilezione per il paesaggio, naturale e urbano, ove era presente il rovinismo di gusto scenografico e teatrale, aveva imposto uno dei fenomeni più suggestivi dell’arte europea.
Si intuiva la grandezza, lo spessore storico millenario della romanità: il Colosseo, le Terme di Caracalla, le rovine dei Fori Imperiali, Pompei ed Ercolano raffigurati e diffusi in tutta Europa attraverso le incisione dell’epoca, consentivano l’evocazione emotiva di un passato conosciuto grazie alle fonti letterarie e poetiche.
Non poco contribuì ad arricchire questa immagine pittoresca Johann Wolfgang Goethe con il suo Viaggio in Italia. La panoramica degli artisti comprende Philip Jacob Hackert (1737-1807), amico dello stesso Goethe; Abel Schlicht (1754-1826) con stampe tratte da vedute rovinistiche del Pannini e da marine del Vernet; Giovanni Battista Piranesi con acqueforti di antichità romane e volumi illustrati completi (Il Campo Marzio, I camini e le prime architetture “pittoresche”); Luigi Rossini (1780-1857), seguace di Piranesi, ma anche influenzato dallo stile degli incisori-viaggiatori tedeschi; Bartolomeo Pinelli con le sue famose stampe di costume popolare; per arrivare a disegni con studi e appunti di viaggio dell’architetto tedesco Karlos von Leinbach (1814-1891) e del pittore francese Florent Fidèle Constant Bourgeois (1767-1843), allievo di David.