Miti, archetipi, visioni e turbamenti della psiche
Viene esposta una selezione di opere significative e affascinanti appartenenti all’epoca aurea della grafica tra ‘800 e ‘900 nei paesi europei di lingua tedesca, quando un numero imponente di artisti, facendo propri gli enunciati teorici di Max Klinger sulla Griffelkunst (Arte dello Stilo), scelsero l’incisione come mezzo privilegiato per esprimere la propria individualità più intima e segreta, facendo emergere anche i lati più oscuri dell’inconscio. Le loro tematiche sono forti e audaci, esplorando senza remore e freni inibitori gli spazi dell’anima legati ai sogni, all’eros, al mistero e al sovrannaturale.
Il mitologismo titanico e classicheggiante di Max Klinger, Rudolf Jettmar, Alois Kolb, Hans Thoma e Sigmund Lipinsky si intreccia con la visionarietà allucinata di Albert Welti, Otto Weigel, Fritz Schwinbeck, Alfred Kubin, Stefan Eggeler, Georg Erler e Julius Diez con scene di streghe, sirene, meduse e case fantasma. Presenti anche diversi fogli legati al tema di Salomè e incursioni nella Praga magica tra misticismo e occultismo.