Design e Oggettistica

 

Design

Visione, estro, creatività

Un ventaglio molto ampio di oggetti è riunito sotto la stessa denominazione, il design, categoria artistica che piace sempre di più ai giovani e che mette d’accordo sempre più collezionisti. Il design entra nelle case e le arricchisce di irriverenza, colore, originalità e contribuisce a quello che possiamo definire un superamento di ogni moda e stagione.

Oggetti intramontabili, spesso sperimentali, pezzi rari e inediti, il design da collezione riscuote risultati sempre più positivi, trend confermato anche dalle ultime aggiudicazioni di opere appartenenti alla categoria del design nelle nostre aste. Appassionati, specialisti, collezionisti, mercanti d’arte o semplicemente persone che apprezzano l’estro creativo del Novecento trovano nelle aste Gonnelli occasioni vantaggiose per aggiudicarsi oggetti ricercati, pezzi introvabili, curiosi o strani, oppure oggetti di design di notevole importanza.

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La Libreria Antiquaria Gonnelli - Casa d'Aste, fondata nel 1875, organizza aste di stampe, disegni, dipinti antichi e moderni, in cui spesso vengono inseriti anche oggetti di design.

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Breve Storia del Design Italiano

La Nascita del Design Italiano del Novecento e il Futurismo

Le icone del design italiano del Novecento, con la loro semplicità minimale, sono note in tutto il mondo. Espressione unica di creatività e innovazione, il design italiano nasce con un’identità movimentista, dominato dalle sperimentazioni e dalle ricerche delle avanguardie e dei movimenti artistici del primo Novecento. La produzione di design avviene in un arco temporale alquanto contenuto, dall’inizio secolo e fino alla fine degli anni Ottanta - non a caso il Novecento è noto come “il secolo del design”. 

Il futurismo, movimento artistico che nasce nei primi anni del Novecento, si rivela un contributo fondamentale allo sviluppo del design: Giacomo Balla, Fortunato Depero ed Enrico Prampolini iniziano a disegnare ambienti per “ricostruire l’universo rallegrandolo”, così come cita lo stesso Manifesto di Ricostruzione Futurista dell'Universo pubblicato nel 1915. Nelle cosiddette Case d’Arte di Marinetti e Depero, veri laboratori artigianali, vengono disegnati i primi oggetti del design italiano: mobili, oggetti di uso quotidiano e decorativi, ceramiche, arazzi, soprammobili, cuscini, lampade, vestiti, libri, manifesti e persino giocattoli. L’arte - con l’avanguardia del Futurismo - diventa azione, splendore geometrico delle forze, proiezione in avanti. Il design italiano guarda anche oltre i confini, ma riesce a trovare una propria identità, un carattere deciso che lo renderà noto in tutto il mondo: elementi artistici della tradizione presentati in chiave moderna, astratto e trasformabile, colorato e luminoso.

Il Design Italiano Anni ‘30

Il periodo interbellico è segnato da due maggiori eventi per quanto riguarda lo sviluppo del design: la fondazione della biennale di Monza nel 1930 e quella della Triennale di Milano nel 1933. Queste due manifestazioni e la nascita di alcune riviste di design segnano in modo irrevocabile il gusto del Novecento. Ricordiamo “La Casa Bella” che diventerà poi “Casabella”, mensile che propone soluzioni di arredamento caratterizzate da una chiara impronta razionalista. Altra rivista che nasce negli anni 30 del Novecento è Domus, periodico fondato da Gio Ponti, più vicina al gusto del Novecento, nonostante il fondatore sia stato uno dei progettisti e designer più creativi ed eclettici del secolo scorso. 

Il terzo decennio del Novecento non produce oggetti di design, ma sono sicuramente da ricordare gli allestimenti realizzati da alcuni progettisti di rilievo per la Triennale di Milano e la Biennale di Monza: la Casa Elettrica realizzata da Figini e Pollini e sponsorizzata dalla società Edison è uno dei primi esempi, e più interessanti, progetti di casa moderna non solo per la disposizione degli arredi, ma soprattutto per la presenza dei primi elettrodomestici destinati ad essere usati in casa.

Il Design Italiano Anni ‘50, il Dopoguerra

Il design d’arredo anni 50 nasce in un periodo di grande fermento economico, storico e culturale. L’arredamento in quegli anni si trasforma, da uno semplice legato alla tradizione, a uno moderno, fluido, adattabile, e soprattutto funzionale. Mai fine a se stesso, il design del Dopoguerra lascia il segno, è un movimento talmente forte che riesce a rivoluzionare il modo di vivere la casa e i diversi ambienti. In questo decennio nascono alcune delle più grandi icone del design italiano, tante da poter affermare che il Dopoguerra sia il decennio che ha dato la spinta a tutti i successivi per la produzione degli oggetti di design. È sufficiente citare alcuni come Kartell, Olivetti, Osvaldo Borsani, Zanuso, Bruno Munari, Charles & Ray Eames, Pininfarina, Ettore Sottsass, Gio Ponti, Ignazio Gardella per far capire la portata e la forza costruttiva che ha poi coinvolto fenomeni culturali in diverse aree sociali e territoriali. Il design italiano degli anni 50 esprime dunque una spiccata vitalità creativa, una caratteristica che precedette il boom economico degli anni Sessanta.

Il Design Italiano Anni ‘60

Strumenti che appartengono oggi a rituali quotidiani, gli oggetti di design anni 60 sono quelli che accompagnano la ricostruzione post-bellica e la crescita graduale dei consumi. Il boom economico e la produzione di beni mass-market fa sì che molti oggetti cessino di essere un privilegio d’élite e diventano delle vere conquiste sociali; negli anni 60 del Novecento la produzione muta da artigianale a industriale, i materiali sono sempre più all'avanguardia, le firme dei grandi designer trasformano oggetti da semplici e obsoleti in oggetti che uniscono, in modo oramai indissolubile, tecnologia e stile.

Design Italiano Anni ‘70

Gli anni 70 sono, da una parte, un punto di rottura con gli schemi tradizionali, un decennio che ha rivoluzionato il vivere la casa e gli oggetti quotidiani: nuovi materiali, nuova estetica del design e sperimentazione sui colori, nuove forme espressive e una straordinaria vitalità. Sono anche gli anni del “radical design” fiorentino, un movimento sperimentale, visionario e anticoformista, che prende forma dalla collaborazione tra Archizoom e Superstudio, e che andrà a influenzare in modo deciso lo sviluppo del design italiano degli anni successivi. Dissacrante e ribelle insieme, il design radicale rifiuta il concetto “form follows function” e produce oggetti di design unici, rivoluzionari, sensoriali, capaci di colpire l’immaginario come mai prima. Tra i designer che abbracciano le idee del design radicale anche Gaetano Pesce, Studio 65, Ettore Sottsass, Superstudio, Archizoom Associati e altri.

Il Post Moderno

Gli anni 80 e 90 del Novecento sono caratterizzati da un generale rifiuto delle tendenze borghesi e dello stile patinato, un ribaltamento dei concetti di purezza e semplicità. Si spezzano i legami con la tradizione e nasce quello che possiamo definire il “design narrativo”, più suggestivo e meno esplicito rispetto al decennio precedente. Il design contemporaneo è, invece, una combinazione di nostalgia e retro futurismo degli anni ’70, capace di conquistare un pubblico vasto e trasversale, entra nelle case e diventa personalizzabile e progettabile.


Valutazione Design e Oggettistica

Gonnelli Casa d’Aste offre la valutazione di opere di design italiano e internazionale, firmate da grandi desigenr del Novecento e prodotte a partire dagli anni 40. La stima di un oggetto di design ha lo scopo di determinare il valore economico sul mercato mediante un’attenta analisi delle caratteristiche e dello stato di conservazione dell'opera.


Criteri di Valutazione delle opere di Design, Modernariato e Oggettistica

Autore

Non c’è dubbio che il criterio più rilevante nella valutazione di un'opera di design sia la sua firma; l’importanza dell’autore è un fattore decisivo nel valore che viene attribuito ad un’opera di design. 

Accessori, complementi d’arredo, modernariato, oggetti decorativi e arredi di design firmati dai grandi autori del Novecento possono avere alto valore sul mercato, sia in termini di prestigio che di valore commerciale. Opere e oggetti di design ideati dai più noti autori del Novecento caratterizzate da idee originali, innovazione tecnica o concettuale, hanno alto valore artistico, economico e culturale. Per questi motivi, l'autore di un'opera di design è il criterio di valutazione più importante.

Eredità culturale e Legacy

Direttamente collegato all’autore, questo criterio nella valutazione di un’opera di design si riferisce all’eredità storica che un oggetto di design è capace di lasciare nel contesto del design del Novecento. L’influenza storica di un autore si manifesta attraverso gli oggetti prodotti e la loro abilità di impattare sulle pratiche di altri designer, aprire nuove strade per la produzione del design, influenzare le tendenze e i movimenti artistici, e l’estetica del periodo. 

L’eredità culturale di un designer è espressa anche attraverso la sua rilevanza nel mondo contemporaneo: designer la cui opera continua a essere studiata, apprezzata e reinterpretata nel contesto attuale possono essere considerati figure di spicco nel loro campo.

Originalità e Innovazione

La valutazione di un’opera di design ha lo scopo di determinare quanto sia stata innovativa e originale; la capacità di un’opera d’arte di introdurre nuove idee, concetti originali o approcci diversi da quelli già noti, può aumentare il suo valore artistico, dunque anche il valore economico sul mercato. Anche l’abilità di comprendere e interpretare influenze già esistenti in modo originale rende un’opera di design importante, criterio che viene preso in considerazione nella valutazione.

Estetica, Funzionalità e Impatto

Per definizione, gli oggetti di design del Novecento sono prodotti per rispondere a specifiche esigenze di funzionalità ed estetica; la capacità di soddisfare queste esigenze rende un oggetto iconico, rivoluzionario e popolare. 

L’impatto culturale di un oggetto di design è spesso influenzato da questi criteri: più un oggetto è popolare, diffuso perché funzionale e piacevole da possedere, e più riesce a influenzare le abitudini di consumo e la percezione estetica della sua epoca.


Come valorizzare una collezione di design?

Richiedere la stima del valore di un’opera di design in vostro possesso rappresenta la prima fase, dettaglio fondamentale per poterla mettere in vendita, o per l’eventuale vendita all'asta. Gonnelli Casa d'Aste offre la valutazione gratuita e senza impegno per oggetti di design, oggettisitcaa, arredi e complementi d'arredo, illuminazione, vetri, oggetti decorativi, accessori di design ideati dai grandi designer del Novecento e prodotti a partire dagli anni 40. 

Tra i più noti autori che abbiamo trattato nelle nostre aste ricordiamo alcuni tra cui Lucio Fontana, Gio Ponti, Osvaldo Borsani, Yakoi Kusama, Fausto Melotti, Achille Castiglioni, Gaetano Pesce, Claes Oldembug, Franco Albini, Gino Sarfatti, Piero Fornasetti, Max Ingrand, Ettore Sottsass, Gino Sarfatti, Pietro Chiesa e molti altri.

Contatatte Gonnelli Casa d'Aste per avere una stima gratuita, confidenziale e senza impegno dei vostri beni, in vista delle nostre prossime vendite all'asta. 

I nostri esperti

Esperienza ed expertise, passione per i libri antichi, professionalità.
Con Gonnelli il vostro patrimonio è in buone mani

Marco G. Manetti
Marco G. Manetti
Responsabile
Valentina Zacchi
Valentina Zacchi
Responsabile e Referente
Cecilia Iervolino
Cecilia Iervolino
Catalogazione
Antonio Paronchi
Antonio Paronchi
Esperto Dipinti '800

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