In-folio massimo (mm550x390). 112 tavole di cui molte a doppia pagina contenenti 178 incisioni di cui 2 frontespizi col titolo dell'opera (il secondo con l'aggiunta del ritratto dell'Artista) incisi da Lairesse, 95 acqueforti dello stesso e 81 incisioni (acqueforti, bulini, maniere nere) da suoi soggetti (incisioni dal figlio Jan de Lairesse, Blooteling, Schenk, ecc.). Forellini di tarlo alle ultime tavole [96-104]. Legatura coeva in mezza pelle con estremi del titolo in oro al dorso liso.
Monumentale opera edita dal Visscher, raccoglie grandissima parte dell'opera incisoria (e attraverso le incisioni "d'apres", pittorica) dell'artista fiammingo nato a Liegi nel 1711. Lairesse, forse il più importante pittore fiammingo della corrente barocco-classicista, fu un incisore di grande inventiva e personalità, che solo a tratti denota l'influenza di artisti come Pietro Testa e Castiglione. Il suo stile, che pur risente della pittura italiana e francese, maturò esclusivamente tra il Belgio e l'Olanda. Fuessli 355; Nagler VII, 212; Le Blanc II, 483-485; Monod III, 236.