Folio (mm 334x220). Signatures π4, a10, b-m8, n-o6, p-r8, s-x6.8, y-z6, &6 [con]6, [rum]6, A-N6. Without the first blank leaf (as stated in the registrum: «prima alba», cfr. GW 12437: BI. 1 leer-?-). Restored (a few margins and a few worm spots) and pressed. English binding with the usual fragility at the hinges in full vellum with squares. Arabic decoration in gold on the cover. Gold edges. Ex libris Littleton s.xix, Quaritch 1915, Martini number 191. Ex libris Escobet.
Prima edizione italiana. Straordinario volume con le epistole del primo e più importante Padre della Chiesa. L'epistolario di San Girolamo offre una moltitudine di dati circa i primi tempi del Cristianesimo, riflessioni sul testo della Bibbia, consigli per l'apostolato e la santità, regole del comportamento e organizzazione dei primi cristiani, riflessioni della vita culturale mediterranea e sulla decadenza dell'Impero Romano. Si trovano informazioni di prima mano sulla cultura letteraria, trattati contro gli eretici, monografie sulla fede, sui concetti formativi e teologici del Cristianesimo, invettive contro i dissidenti, lettere ai papi, definizioni della fede, descrizioni della veste dei sacerdoti, discussioni contro Origenes, argomentazioni riguardanti il matrimonio. In definitiva e riassumendo, trattasi dell'origine della vita religiosa cristiana in Occidente. Un mondo riassunto in un libro che dà origine alla nostra cultura. Si tratta dell'unica edizione illustrata delle Epistole di San Girolamo pubblicata in periodo incunabolo. Tutte le xilografie, eccetto le due cornici architettoniche che provengono dal De claris mulieribus del 1497, sono state pubblicate per la prima volta in questa edizione. Contiene il testo attribuito a Lupo di Oliveto sive Olmeto, monaco spagnolo, sulla Regula monachorum. Hain-Copinger, 8566; Goff, H-178; BMC VI, 614; GW, 12437; IGI 4746; IBE 3168; Sander 3404. ISTC: «For variants see BMC, CIBN and Hillard. Most copies have a woodcut of St Jerome on f.5b, but other copies are known with various woodcut dedications on that page: to Hercules Estensis (dated 1494), Eleonora Estensis (1495), or Augustinus Barbadicus (1495)».