Manoscritti a inchiostro azzurro su carta spesso azzurrina, talvolta con timbro a secco “Bath” o “Bristol”. Una busta conservata. Testi in francese. Al carteggio si allegano: 1 carta in cui è stato trascritto un testo, 1 lettera parte di lettera in francese (di altra mano) e 1 parte di lettera in inglese (di altra mano), alcune note manoscritte compilate dopo la morte di Sue e 2 carte a stampa. Dimensioni varie.
Errata corrige: tra le carte allegate, quella in cui si fa riferimento alla trascrizione di un testo si legga: 1 parte di lettera in francese (di altra mano) e 1 parte di lettera in francese (di altra mano).
Molte lettere sono spedite da Anneey-le Vieux, in Savoia, come indicato dall’autore o da timbro postale, e inviate all’amico Devise presso madame Richard a Ginevra. Una lettera al giornalista Flacon è scritta alla fine di gennaio del 1857, poco prima della morte dello scrittore. Dandy con spirito inquieto, ben presto Sue dilapidò l’eredità del padre. Per mantenersi iniziò a scrivere e i suoi racconti incontrarono il favore del pubblico. Si convertì al socialismo e dai racconti passò ai romanzi popolari (Mathilde, le cui non velate ironie segnano una definitiva rottura con il mondo della capitale, Therese Dunoyer, Paula Monti e Le Morne au diable) che ebbero tutti un grande successo. Altrettanto ne ebbe la sua opera forse più celebre Les Mystères de Paris, pubblicata puntate nel Journal des débats. Deputato alla Camera nel 1849, Sue fu arrestato al momento del colpo di Stato del 1851. Fu obbligato all’esilio in Savoia dove rimase fino alla morte. Lettere scritte dall’esilio, ricchissime di informazioni. Sue scrive di vita quotidiana, di politica, di alcune sue opere, di varie letture e di molti amici e conoscenti.