Matita rossa e gesso; carta bianca a vergelle, tinteggiata a tempera color malva. Foglio: mm 403x221. Si tratta di uno studio molto pregevole e di notevoli dimensioni –forse preparatorio ad una figura di orante- già attribuito ad Anonimo dell’ Ottocento ma che per lo stile e la modalità di esecuzione può invece essere collocato in un’area romana tardo-seicentesca; la parte disegnata è caratterizzata dall’alternanza di delicati tocchi di gesso e fini tratti a matita rossa ed è collocabile in un ambito romano successivo ad Andrea Sacchi.
Incollato dal verso del bordo superiore a un cartoncino marrone (sec. XX) a sua volta incollato a una carta cerulea pesante (Sec. XX). Sul verso di questo l’iscrizione moderna “Accademia XVIII-XIX”. Vi sono piccole pieghe dovute all’umidità della tempera in basso, lungo il bordo dove è anche visibile un foro. Nell’insieme è in ottime condizioni.