Matita nera e rossa; carta bianca vergata. Foglio: mm 106x85. In alto a penna e inchiostro il numero “31” Altre iscrizioni manoscritte illeggibile compaiono al recto, verso il basso. Sul verso del foglio compaiono due timbri di collezioni non identificate (non in LUGT). Il pittore olandese fu in Italia tra il 1555 e il 1562 realizzando molti ritratti soprattutto a Venezia dove fu vicino alla cerchia di Tiziano e dei fratelli Sadeler, incisori e stampatori. L’utilizzo della doppia matita si diffuse in Italia verso la fine del secolo grazie soprattutto a Federico Zuccari ma già nei Paesi Bassi l’incisore e stampatore Hendrick Goltzius –più volte in Italia nell’ultimo scorcio del secolo- applicava le due matite alla realizzazione dei ritratti con esiti qualitativi superiori al presente che tuttavia rappresenta bene una nuova idea di “presa dal naturale”. Per l'attribuzione si veda anche il Cavalier d'Arpino.
Il foglio originale è interamente controfondato e incollato a un cartoncino marrone dal bordo superiore al verso. Il disegno è in buone condizioni: una macchia oleosa e uno strato leggero di sporco sulla superficie