Bulino. mm 355x550. Bartsch, 6. Heller-Andresen, 5. Boorsch/Lewis, 12. TIB, 31, 6. Bellini (ghisi), 21. Da un’invenzione di Lambert Lombard (Liegi 1506-1566). Monogrammata “GMF” su un gradino a mezza altezza a destra. Nel cartiglio in basso al centro contro il gradino “PER ADMIRANDAE MANSUETUDINIS EXEMPLV./NOVIT PRAESENTEM PRODITOREM, SE PRODITV./IRI INDICAT. PRODITOREM NON PRODIT. MAT. XXVI”. In basso a sinistra “MAGNO HEROI.D ANTON PERENOTO./EPISC. ATREBAT. CAROL.V. CAES. A/CONSIL PRIMARIO INSIGNIUM IN./GENIOR MOECOENATI. DICAT”. (L’artista dedica questa incisione a Antonio Perrenot di Granvelle (1517-1586), arcivescovo di Arras e primo ministro dell’imperatore Carlo V). In basso a destra “LAMBERTUS LOMBARDUS/INVENTOR/HYERONIMUS COCK EXCUDE./CUM GRA. ET PRIVILEGIO. 1551”.
Ottima prova, nitida e ben contrastata, nel III stato su 4, con ancora l’indirizzo di Hieronymus Cock e dopo la comparsa delle due linee verticali (sopra il pilastro a sinistra e sopra la spalla sinistra del Cristo) e di quella orizzontale (da un lato all’altro dell’inciso a circa 15 mm dal margine superiore) a tripartire la composizione. Sottile carta vergellata apparentemente priva di filigrana. Rifilata alla linea d’inquadramento, quasi interamente visibile. Dall’applicazione su carta “Giappone” si intuiscono al verso tracce di abrasioni e brevi strappi. Pieghe localizzate circa al centro della composizione. Altrimenti conservazione molto buona.