2 volumi in-4° imperiale (mm 355x265). Pagine [6], 228; [4], 218 con 24 tavole fuori testo incise a mezzatinta protette da veline. Legatura coeva in mezza pelle con punte, dorsi a cinque nervi decorati oro, piatti in tela. Prima edizione. Esemplare arricchito da una lettera autografa di Martin conservata sciolta, firmata e datata 23 ottobre 1826, e un biglietto autografo sempre di Martin firmato incollato all’inizio del 1° volume, che contiene anche una piccola incisione in acciaio di Finden da un soggetto di Martin, due frammenti di recensioni a stampa, un ritratto di John Martin, una seconda incisione di Le Keux da Martin e una breve nota biografica manoscritta incollati a due carte aggiunte. Una seconda copia del ritratto è contenuta sciolta all’inizio del secondo volume.
Nel 1823, Prowett commissionò a Martin 24 illustrazioni di grandi dimensioni (mm 190x280) per una nuova edizione del Paradise Lost; l'editore avrebbe poi commissionato una serie aggiuntiva di tavole più piccole (mm 150x200). Di conseguenza, nel 1827 The Paradise Lost è apparso in quattro formati diversi: folio o quarto con le grandi tavole, e quarto o ottavo con quelle più piccole. Il risultato fu una delle più grandi imprese editoriali del periodo romantico apocalittico. Il successo fu grande e destinato a restare nel tempo. Martin adottò l’incisione a mezzatinta, tecnica sviluppata da Thomas Lupton nel 1822. Con maestria ne sfruttò il potenziale chiaroscurale raggiungendo effetti spettacolari nella resa del buio e della luce, dell’altezza e della profondità. SI AGGIUNGE: John Milton. The Paradise lost of Milton. With illustrations, Designed and Engraved by John Martin. London, 1858. In-4° (mm 280x188). Pagine [10], 373 con 24 tavole fuori testo incise a mezzatinta della versione in formato più piccolo. Legatura coeva in piena tela con impressioni a secco e titolo oro al piatto anteriore e al dorso, un po’ lisa, dorso restaurato.
Bibliografia: B. Sherry, John Martin’s apocalyptic illustrations to Paradise lost, in Milton and the Ends of Time, Cambridge 2003.
Opera 1: Occasionali fioriture e bruniture, più accentuate su qualche tavola. Opera 2: Tracce di foxing e bruniture sparse, veline mancanti.