Matita rossa acquerellata; su carta bianca vergata. Foglio: mm 280x205. Supporto: mm 292x220. Il disegno è incorniciato da una linea a matita rossa. Il bel disegno potrebbe avere una relazione con le varie redazioni dello stesso soggetto realizzate dal Genovese tra il 1591 e il 1595. Paggi fu attivo anche in Toscana tra il 1583, quando risulta immatricolato all’Accademia del Disegno di Firenze, e il 1599 data del suo definitivo rientro a Genova. Lo stesso soggetto del presente studio fu realizzato nella pala della Chiesa di Nostra Signora delle Grazie a Genova Pegli (1591); altri esempi furono l'Assunzione della Chiesa di S. Zeno a Pistoia (opera del 1593) e di S. Egidio a Firenze (1595). Bib.:M. Newcome, Genoese baroque drawings (catal., Albany - Worcester), Binghamton 1972, pp. 8-9, nn. 19-22; Gli Uffizi. Catalogo generale, Firenze 1979, p. 705, nn. 765-766; M. Bartoletti, P., G.B., in La pittura in Italia. Il Seicento, II, Milano 1989, pp. 832 s.; M. Newcome Schleier, Disegni genovesi dal XVI al XVIII secolo (catal.), Firenze 1989, pp. 51-59, nn. 21-27.
Il foglio originale è attaccato per il margine superiore dal verso a un cartoncino (sec. XX) a sua volta incollato, nello stesso modo, a un supporto cartaceo (cartoncino bristol rosso, sec. XX). Sempre al verso sono evidenti alcune pieghe trasversali e due tracce consistenti, agli angoli inferiori, di un precedente montaggio. Pieghe minori sono sul bordo superiore, una macchia occupa l’angolo sinistro in alto.