Matita rossa; carta bianca pesante vergata. Foglio: mm 155x214. Lo schizzo proviene dalla collezione Lamponi di Firenze (venduta a Milano nel 1902) della quale conserva ancora il timbro visibile al verso (inchiostro blu, cfr. LUGT. N. 1760) e una curiosa ma interessante attribuzione a Salvator Rosa, del periodo fiorentino ossia tra il 1640 e il 1649 quando Rosa vi si recò su invito del Granduca Ferdinando II. La forza del segno, l’espressività eroica e il furore nello sguardo delle figure realizzate con pochi tratti di matita, sono convincentemente compatibili con l’opera del napoletano.
In ottime condizioni. Tracce di colla lungo i margini al verso e di schizzi a matita nera. Tutta la superficie al verso pare ripulita da antichi montaggi e forse leggermente abrasa.