Xilografia. mm 205x130. Foglio: mm 310x220. Tavola xilografica di estrema rarità, e spesso mancante dal volume in quanto censurata (esempio precoce di raffigurazione a contenuto erotico, prima delle trascrizioni di Marcantonio Raimondi per Pietro Aretino e delle Lascivie di Agostino Carracci), dalla complessa opera allegorica che descrive il “viaggio dell’anima” del giovane Polifilo alla ricerca dell’amata Polia. Il romanzo fu pubblicato anonimo a Venezia da Aldo Manuzio nel dicembre 1499, a spese di Leonardo Grassi. Permangono ancora dubbi sull’identità dell’Autore, “frater franciscus”, secondo l’acrostico contenuto nel testo. L’attribuzione al frate domenicano Francesco Colonna (1433-1527) non convince del tutto, così come quella ad un Francesco Colonna, principe di Palestrina; l’identificazione con il frate servita Eliseo da Treviso è un’altra possibilità da considerare. Certo l’opera nacque in un ambiente erudito e raffinato, probabilmente di area settentrionale: la lingua del testo è un italiano misto a latino, ricco di neologismi e di invenzioni lessicali coniate da radici greche e latine, inserite in un gioco continuo di citazioni e di rinvii a miti classici ed a speculazioni filosofiche assai complesse. Come il sogno che procede per immagini, così la storia che Polifilo narra si dipana in un susseguirsi di elaborate scene, sovrabbondanti di elementi architettonici e di composizioni prospettiche, in stretta connessione con le splendide incisioni che illustrano l’incunabolo: 172 xilografie prodotte da una bottega veneziana di disegnatori e incisori di alto livello artistico. Qui, la figura di un asino sgozzato rivela l'ascendenza classica del trionfo di Priapo, dove, come nelle offerte a Mithra, il dio stesso affonda nel collo dell’animale la daga volgendo il capo per non vedere il sangue che sgorga dalla ferita.
Bellissima prova su foglio a pieni margini, lievi tracce di minime fioriture, di polvere e d’uso alle estremità del superiore e del destro; in basso alcune brevi pieghe e piega di stampa al margine sinistro. Altrimenti stato di conservazione eccellente.