Penna e inchiostro acquerellato; carta vergata bianca. Foglio: mm 420x531. Da antica collezione privata con attribuzione tradizionale a Giovanbattista Tiepolo. Potrebbe trattarsi di una prima idea per il celebre soffitto del Palazzo Barbarigo a Venezia, opera collocata tra il 1740 e il 1745 (A. Morassi, A complete catalogue of the paintings of G. B. Tiepolo, including pictures by his pupils and followers wrongly attribued to him, 1962, p. 58), oppure per la tela ovale del soffitto della Villa Zilieri a Vicenza (cfr. I Tiepolo e il Settecento vicentino (catalogo della mostra, Vicenza, Montecchio Maggiore, Bassano del Grappa, 26 maggio-20 settembre 1990, Milano Electa 1990) che ripropone proprio lo stesso soggetto ma in controparte. Forse il disegno potrebbe anche essere stato inteso come modello per una riproduzione grafica.
Ottimo stato di conservazione. Lieve ingiallimento diffuso e una piegatura al centro, longitudinale.