Biondo Flavio

In-folio (mm 302x204). Carte [250], la prima bianca; [52]. Segnatura: a-g⁸ h¹⁰ i-u⁸ x¹⁰ A⁸ B¹² C-I⁸; AA-DD⁸ EE FF¹⁰. Spazi per capilettera con letterine d'attesa. Testo in caratteri tondi (R 94) su 55 linee. Lieve alone d'umidità nel margine interno delle carte, a tratti un po' più marcato, ma ottimo esemplare. Legatura settecentesca in piena pergamena con titoli impressi in oro su tassello al dorso. Molte nitide note manoscritte coeve che frequentemente evidenziano i riferimenti alla città di Brescia, nella caratteristica grafia di Niccolò Tartaglia. 

Seconda edizione dell'opera più importante di Biondo, la prima a contenere l'Abbreviatio di Pio II. Cfr. BMC V 317; Goff B-699; GW 4420 (I opera); GW M33466 (II opera); Hain-Copinger 3249*; IGI 1757, 7753; Pellechet 2421. La nostra copia presenta molte postille al testo nella grafia di Niccolò Fontana noto come Niccolò Tartaglia, celeberrimo matematico bresciano autore della prima traduzione in volgare degli Elementi di Euclide mai data alle stampe (1543), il cui nome è indelebilmente legato al famoso Triangolo da lui detto di Tartaglia, risultato delle sue ricerche sopra le equazioni cubiche, «mediante il quale ogni mediocre ingegno saprà da se medesimo cavare ogni sorte di radici da qual si voglia numero»; oltre al General Trattato (1556-1560), ritenuto il più importante contributo alla matematica nel XVI secolo (vedi lotto 581), Tartaglia fu Autore anche di un importante trattato di balistica, la Nova Scientia (1537), dove «egli, per primo, applica il ragionamento matematico a soggetti bellici con risultati fecondi […] basti dire che per primo giunse a scoprire che nel tiro col cannone la portata massima si ottiene inclinando il pezzo a 45° sull’orizzonte» (Loria 292 e segg.). Le molte postille manoscritte ai margini del testo contengono numerosi riferimenti a Brescia e ai bresciani, ad esempio a carta B13r è annotata l'esatta distanza fra Brescia e Gorgonzola, annotazioni sulle bombarde, o altre informazioni quali ad esempio la notizia di un prestito di 1500 ducati fatto da un bresciano ad un nobile veneziano (carta H3). La grafia delle note manoscritte è stata confrontata dal Prof. Paolo Pampaloni con i seguenti documenti: Stato di Famiglia (1529) e Nota di estimo (1531) del Tartaglia dall'Archivio di Stato di Verona, domanda del Tartaglia per ottenere il Previlegio di Stampa dei Quesiti (1546) dall'Archivio di Stato di Venezia.