Manoscritto a inchiostro nero. 1 bifolio, scritte 3 pagine. Dimensioni: 210x136 mm.
Missiva scritta il giorno prima del debutto di Gioconda, il più grande successo di Ponchielli. L'opera venne diretta da Franco Faccio al Teatro alla Scala. «Ieri notte stanco per l'ora tardissima, non ho riflesso abbastanza annuendo alle proposte del M. Faccio di far prova stasera dei soli primi 2 atti senza la Mariani [Maddalena Mariani Masi]. Ma riandando col pensiero al risultato infelice della prova generale […] non è conveniente ne per me ne per lei il permettere l'andata in scena della Gioconda senza aver fatto una buona prova anche del 3 atto […]». Ponchielli chiede di poter rimandare di un giorno il debutto, richiesta che non verrà accolta, «ciò in parte a rimediare a una produzione di questo spartito sempre strozzata, e a certi guai irreparabili, di cui però qui nessuno ha colpa (intendo parlare della Barlani [Eufemia Barlani Dini eseguiva la parte della Cieca]. Io stanotte ho ben poco dormito. […] se dopo aver lavorato con una certa coscienza e aver subito una fatica improba, questo deve essere il mio compenso morale! E' dura! […] le domando se è così che si deve esporre un'opera nuova alla Scala! […]. Voglio credere […] che lei farà tutto il possibile onde la Gioconda vada in scena almeno senza scandali […]».