Acquaforte con coloritura d’epoca. mm 275x197. Foglio: mm 320x214. Firmata in basso a sinistra prima della lettera. In basso “ASTROLOGO/ le cose più recondite, e segrete/Svelo d'ogni destin, sia buono o reo/E scopro con l'occhisl del Galileo” Il numero “20” che doveva comparire in alto a destra è scomparso, forse abraso. La tavola fa parte de “LE VENTIQUATTR'HORE/DELL'HUMANA FELICITA” una sorta di tragicommedia dialogata ove il secondo interlocutore è la Morte. I testi che corredano le immagini sono del fratello di Mitelli, padre Giovanni, che collabora con l'artista anche nei proverbi.
Ottima prova su carta vergellata priva di filigrana. Buoni margini oltre la battuta del rame. Traccia di adesivo al verso e di alcune minime pieghe, una piccola mancanza all’angolo superiore sinistro ed un foro di spillo al centro. Ottima conservazione.